Ho votato questo programma: ((ne cito solo le parti che mi hanno fatta scegliere)
Riteniamo che la semplificazione del quadro politico, la governabilità e la crescita del
nostro Paese non risiedano affatto nella riduzione degli schieramenti politici a due soli soggetti
che tendono ad assomigliarsi sempre più offrendo al nostro popolo soltanto la misera idea di
un’alternanza di oligarchie e non quella di un’alternativa credibile per la risoluzione positiva dei
tanti, troppi, problemi che ancora affliggono la nostra Patria.
pensare uno Stato nuovo, non più astratto contratto tra individui atomizzati ma patto tra le generazioni
presenti, quelle passate e quelle a venire, comunione ereditaria tra corpi intermedi, comunità
e autonomie locali, sistema delle imprese e persone; uno Stato capace di arginare il potere
anonimo e senza volto delle grandi centrali finanziarie e multinazionali, dei poteri sopranazionali
privi di legittimazione politica e democratica; uno Stato capace di affermare che la politica – se tale
vuole essere – non può ridursi esclusivamente al rango di curatrice fallimentare
dell’amministrazione; uno Stato che promuova la cultura della legalità e fornisca ai cittadini una
giustizia finalmente rapida ed efficiente;
contrastare l’idea materialista che vede il Lavoro esclusivamente in ragione della sua funzione economica,
consapevoli che il lavoro è anche e soprattutto creazione, arte, cultura ed è intimamente
radicato nei luoghi e nelle comunità locali in cui si esplica;
riportare la persona, il lavoratore, al centro dei processi economici e produttivi, consapevoli che il
prodotto è comunque e sempre frutto del lavoro umano e non può avere mai la medesima dignità
dell’uomo che lo ha lavorato e prodotto, e che per questo vanno incentivati tutti i modelli che
tendono a forme di partecipazione del lavoratore al capitale dell’ impresa;
fuggire l’idea che la Vita possa ridursi al mercato, nuova forma di idolatria che caratterizza gli
adepti di quell’ideologia mercatista che si va diffondendo e che rappresenta la sintesi aberrante dei
peggiori presupposti del meccanicismo marxista con il substrato di fondo di certo liberismo materialista;
promuovere fermamente l’ampia partecipazione del mondo femminile nella vita politica e del lavoro non solo tramite la legittima affermazione dei diritti delle donne ma soprattutto attraverso un rinnovato apprezzamento di quei valori autenticamente femminili per i quali la donna è intesa quale patrimonio costitutivo e fondante della società nel suo ruolo civile, culturale, istituzionale e di motore propulsivo della famiglia;
vivere l'identità e l’appartenenza nazionale come missione, superando lo sconfittismo e l’idea del declino, nel rispetto delle molteplici identità locali, delle tante piccole patrie che tutte contribuiscono pienamente a definirci, insieme e a fianco del sogno europeo, della naturale ambizione mediterranea e di una vocazione universale che trova le sue fondamenta nella nostra storia più antica;
pensare, di fronte ai fenomeni migratori e alle necessità di sostegno di cui il mondo occidentale si
deve fare carico, la costruzione di un modello anti-xenofobo che, lungi dall’essere multiculturalista,
rifugga la falsa idea di facili integrazioni estranee alla cultura dei doveri, che sappia scegliere
a chi offrire ospitalità per una più facile convivenza di culture e che, nel tempo, senza pretese
materialiste, possa arrivare a sviluppare un modello di identità arricchita, sul presupposto
dell’esistenza di un dato culturale e antropologico, legato alla terra, alla cultura e alla storia, dal
quale non si può prescindere – l’identità – che va affermato non in negazione dell’identità altrui
ma come presupposto necessario di relazione e di rispetto dell’altro da noi, e contemporaneamente
pensare a politiche di cooperazione che aiutino le popolazioni più bisognose a restare nei
propri Paesi evitando l’impoverimento e uno sradicamento carico di angosce.
Su cosa sono d'accordo:
Rivedere l’applicazione della Legge 194: intendiamo rendere efficace la parte sulla “prevenzione”
della L.194, con riferimento agli artt. 2 e 5 che sanciscono il ruolo di “prevenzione rispetto
all’aborto” dei consultori, al fine di rendere effettiva la Difesa della vita dal “concepimento” e non,
in termini equivoci, “dall’inizio” come è oggi.
Ossia nn annullare il diritto a interrompere una gravidanza, ma avere la certezza che nn siano motivi di solitudine ed economici a far fare questa scelta, dando il giusto supporto psicologico ed economico la dove necessario...rendendo i consultori un luogo dove aver consiglio e togliersi dubbi, nn solo il via libera ad abortire. Troppo spesso l'aborto viene utilizzato come anticoncezionale, troppo spesso contro il reale desiderio di una donna di aveere un figlio....ci vuole più supporto.
Certezza della pena - Revisione della Legge Gozzini e riduzione dei benefici di legge in relazione
alla carcerazione per tutti quei reati che creano allarme sociale; stretti controlli sull’applicazione
della pena; introduzione obbligatoria del “braccialetto elettronico” per accedere ai programmi di
reinserimento sociale per i detenuti. No ad ogni nuovo indulto e/o amnistia
Assolutamente si.....mai più l'indulto.....piuttosto che liberare i delinquenti se proprio volete perdonare qualcuno perdonate chi ha preso multe per cause di forza maggiore.
Lotta durissima tanto contro la microcriminalità ( vera e propria piaga endemica diffusa
su tutto il nostro territorio nazionale) quanto contro il crimine organizzato e il racket con innalzamento delle pene oggi previste.
Tolleranza zero contro lo spaccio di stupefacenti – innalzamento della pena fino
all’ergastolo per i grandi spacciatori.
Si anche se.....be vorrei che le droghe leggere venissero liberalizzate come ad amsterdam...ma una cosa così difficile chiederla alla destra.
Castrazione chimica per i pedofili - Inasprimento delle pene per i reati di violenza carnale.
Per me ci vorrebbe la pena di morte quindi approvo.
Rafforzamento dell’ordine sociale anche attraverso politiche che riconoscano alle forze
armate e alle forze dell’ordine (e più in generale, a chiunque operi come pubblico ufficiale
nell’ambito delle sue competenze), ruolo, dignità e possibilità operative con adeguata considerazione
delle necessità di struttura, logistica e personale. All’uopo considerando e risolvendo problemi
alloggiativi, adottando politiche salariali adeguate allo status e all’operato, provvedendo al riordino
e alla riqualificazione della carriere, e all’eliminazione del precariato, tanto nelle forze armateche dell’ordine.
La nostra polizia va in giro con le scarpe rotte e le machine vecchie...non abbiamo vigili a sufficienza per vigilare sulle città...SI
i.
Basta con i fogli di via che diventano carta straccia. Espulsione reale ed immediata con
provvedimento del Prefetto di tutti i clandestini che girano in Italia senza regolare
permesso di soggiorno. Applicazione del reato di riduzione in schiavitù nei confronti degli scafist
Ecco......
Preferenza nazionale nell’assegnazione degli alloggi e nella scuola di ogni ordine e grado,
a partire dagli asili nido e dalla scuola materna
Si...è assurdo che un clandestino abbia più diritti di un italiano. SI
Separazione funzionale delle carriere tra Magistratura inquirente e magistratura
requirente.
Per evitare l’attuale degenerazione delle correnti della Magistratura, che deve rimanere così indipendente
anche dalla “casta” dei magistrati politicizzati, proponiamo l’elezione a sorteggio dei componenti
del Consiglio Superiore della Magistratura tra coloro che ne hanno i requisiti.
Si
Aumentare efficienza e soprattutto rapidità del corso della Giustizia sia per ciò che
concerne l’azione penale sempre e comunque doverosamente orientata ai criteri di “certezza del
diritto-certezza della pena” sia per ciò che concerne lo scandaloso stato in cui si trova la “giustizia
civile”. Completamento della riforma del codice di procedura civile: snellimento dei tempi di
definizione delle cause e forme di incentivo alle procedure extra-giudiziali.
Si
Tassazione straordinaria di banche, assicurazioni, stock options di manager e utilizzazione
dei proventi del cosiddetto “signoraggio bancario” finalizzati a:
- finanziare il “mutuo sociale” per l’acquisto dell’abitazione;
- contribuire al pagamento degli interessi dei mutui ventennali a tasso agevolato della prima casa
popolare (costruita da enti pubblici) delle giovani coppie;
- sostenere la nascita di nuove imprese gestite da giovani, anche attraverso la sperimentazione di
un periodo “no tax” per le nuove iniziative imprenditoriali e professionali giovanili;
- defiscalizzare di un terzo il lavoro femminile per arrivare alla pari retribuzione tra donne
e uomini.
Largo ai giovanni e alle donne,si.
Siamo decisamente a favore dell’introduzione in Italia della flat tax, con una aliquota unica non progressiva, che si sostituisca alle odierne Irpef e Ires e sia dunque valida per i redditi di qualunque tipo, senza distinzione tra persone fisiche e imprese. La drammatica situazione dei conti pubblici non ci consente di proporre immediatamente l’applicazione della flat tax ai redditi delle persone fisiche, il cui gettito nell’anno 2006 è stato di 150 miliardi e 248 milioni di euro, pari al 34,8% di tutte le imposte incassate da tutte le pubbliche amministrazioni. L’applicazione della flat tax ai redditi delle persone fisiche, però, rimane nel medio periodo il nostro obiettivo. Proponiamo invece di iniziare immediatamente questo cammino virtuoso applicando la flat tax al reddito delle persone giuridiche, il cui gettito nel 2006 è stato di 35 miliardi e 915 milioni di euro, pari all’8,3% di tutte le imposte incassate da tutte la PA. La percentuale obiettivo che intendiamo proporre è del 20% da raggiungere in tre anni, riducendo del 2,5% all’anno l’attuale aliquota del 27,5%. Inoltre prevediamo, allo scopo di ridurre il numero dei “lavoratori precari”, altre agevolazioni ed incentivi, strutturati in modo da non configurare la fattispecie di “aiuti di stato”, per le imprese che assumeranno un certo numero variabile di lavoratori a tempo indeterminato.
Assolutamente si.....cosi sarà giusto e si potrà ancora sopravvivere e forse vivere.
Contrattazione decentrata per introdurre la Partecipazione agli utili d’Impresa attraverso: Minimo salariale inderogabile per tutti i tipi di lavoro; Incrementi retributivi (secondo il principio della Partecipazione) legati alla produttività dell’Azienda e contrattati “in loco” tra le parti. Ulteriori forme di incentivazione fiscale in considerazione dell’aumento del “tasso partecipativo agli utili”.
Si ...si....si.....premiare chi lavora...e nn chi scalda la sedia.
Introduzione di clausole sociali e ambientali per le importazioni da quei Paesi che non rispettano
i Diritti dei lavoratori e i doveri di Tutela dell’Ambiente in relazione agli standard europei con conseguente
tassazione maggiorata al fine di tutelare la produzione italiana da forme di concorrenza
sleale de facto.
Bassta con il made i Taiwan e Cina ...basta con lo sfruttamento del lavoro minorile...vuoi farlo e allora paghi.
Per le Piccole Imprese, le imprese artigiane e i commercianti al dettaglio: accelerazione dei rimborsi Iva a 60 giorni, per lasciare liquidità all’impresa; inoltre, al fine di evitare un’ulteriore penalizzazione per quelle imprese che soffrono problemi di liquidità dovuti all’insolvenza dei clienti proponiamo che il versamento dell’Iva sia dovuto solo dopo il reale incasso della fattura; graduale e progressiva abolizione dell’Irap, a partire dall’Irap sul costo del lavoro e sulle perdite.
Ohhhhhh.......eccerto è giusto...perchè io devo pagare l'iva se nn mi pagano xd.
Revisione degli automatismi su cui si basano gli studi di settore (che sono particolarmente
penalizzanti per i giovani professionisti) e che vanno legati al territorio e non decisi esclusivamente
a livello centrale.
Eccoooooooooooooooooooooooooo
una politica di
difesa della qualità del prodotto italiano, del made in italy, imponendo, tramite un accordo
internazionale da raggiungere in sede di WTO, la lotta all’agropirateria che danneggia nel mondo
soprattutto la nostra agricoltura ed i suoi prodotti di qualità più noti; per questo proporremo la
multifunzionalità in agricoltura attraverso una legislazione capace di dare agli agricoltori più concrete
possibilità di integrazione al proprio reddito agricolo. Dopo la felice esperienza
dell’agriturismo vi è da rendere più concreto e remunerativo, con una opportuna legislazione,
l’apporto degli agricoltori alla tutela dell’ambiente.
Si...si...siii
Immediata riduzione dell’Iva sul turismo al fine di incentivarne lo sviluppo tanto sul mercato
interno quanto nella capacità di attrarre nuovi turisti stranieri.
Grazie si
Sulla strada dello sviluppo dell’autonomia energetica, nella necessità di continuare i programmi
già avviati di approvvigionamento energetico e intraprendere iniziative di partecipazione
ai progetti europei sul nucleare di ultima generazione, riteniamo sia un dovere dello
Stato favorire la nascita di una nuova filiera industriale basata sullo sfruttamento delle energie
rinnovabili insieme e a fianco alla creazione di una rete di microgenerazione
distribuita fatta di piccoli impianti, armonizzati sul territorio che vedano la responsabilizzazione e
il favore delle comunità locali.
Si
Noi siamo certi che il problema in Italia sia quello di ridurre l’esorbitante spesa pubblica
senza dover per questo tagliare la “spesa sociale” che spesso è già inferiore a quella del resto dei
Paesi europei. Vogliamo che i proventi della tassazione siano spesi per i cittadini e non per la
“casta”.
Per questo proponiamo un serio Federalismo fiscale: perché vogliamo che si sappia chi paga le
tasse, regione per regione, e come le pubbliche amministrazioni usano quei soldi.
Ferma restando naturalmente la tutela dei diritti civili e sociali di tutti i cittadini, una riforma
fiscale seria che alleggerisca la pressione su cittadini e imprese, improntata a criteri di trasparenza
e territorialità, deve consistere nell’identificare i compiti operativi e i compiti legislativi dello
Stato, che saranno alcuni "esclusivi" e altri "concorrenti"con le Regioni, alle quali spetta la
responsabilità delle altre leggi. Questo non è "caos", ma è competizione tra Regioni a chi amministra
meglio, a dove la qualità della vita è migliore, a dove si attirano più investimenti e a dove c'è più
sicurezza e meno ladri a piede libero.
Si
I compiti operativi dello Stato centrale devono essere ridotti e valutati a costi standard
Ecco
I compiti dello Stato saranno finanziati con una delle due tasse nazionali.
La prima è la "tassa per pagare i servizi dello Stato", la seconda tassa nazionale è la "tassa per la
solidarietà”. La pagano tutti, il gettito va in un "piatto comune". Si calcola il PIL medio pro-capite
nazionale. Le regioni che lo superano non ricevono niente. Quelle dove si genera un PIL pro capite
inferiore alla media nazionale incassano quote della "tassa per la solidarietà", a condizione che
non vi sia significativa evasione fiscale e contributiva
Il calcolo non viene effettuato sui valori nominali, ma sulla base del "potere d'acquisto".
Tutto il resto, tutte le altre tasse, sono stabilite e gestite dalle Regioni in base ad un principio della
concorrenza fiscale tra le Regioni alle quali spetta decidere quanti servizi fornire ai residenti (
cittadini, imprese, associazioni ecc). La pressione fiscale varierà in funzione delle scelte degli
amministratori regionali.
Si
verde .
Bloccare l’automatismo della gravazione dell’Iva sulle accise dei carburanti in relazione
alle oscillazioni del prezzo della benzina, fissando dei limiti rivedibili in base all’andamento
dell’indice Istat e impedendo l’odioso meccanismo della “tassa sulla tassa” che ha contribuito nei
soli ultimi due anni ad aumentare di ulteriori 16 centesimi al litro il costo della benzina
Si
Abolizione del “canone Rai” , vera e propria tassa ingiusta nei confronti dell’intera cittadinanza.
Visto poi che uso sky ...:)
Blocco degli aumenti delle tariffe di luce, gas e telefono per due anni.
Grazie
Introdurre il quoziente basato sul reddito familiare complessivo delle famiglie come criterio di
base per il prelievo fiscale, in ragione anche della presenza di disabili e anziani a carico del nucleo
familiare.
Finalmente si pensa anche a mia nonna
Realizzazione di patti concertativi con le categorie per diminuire il prelievo fiscale alle imprese italiane e ai commercianti che ridurranno i prezzi dei generi di prima necessità
Si
Intendiamo affermare in ogni sede il principio per cui ogni famiglia italiana ha diritto alla
proprietà della propria abitazione, senza sottostare a meccanismi di impoverimento del
reddito familiare attraverso la pratica usurante degli affitti o la stipula di mutui classici che
arricchiscono soltanto le banche e mettono a serio rischio, come dimostrano i più recenti avvenimenti,
il futuro di centinaia di migliaia di famiglie.
Non è attraverso forme di controllo del prezzo degli affitti che si risolve l’emergenza abitativa ma
attraverso l’istituzione del Mutuo sociale, a cui possano avere accesso quelle famiglie che necessitano
di abitazione e in cui nessun membro sia proprietario di immobili, attraverso cui comprare
case pubbliche a prezzo di costo senza passare attraverso le banche.
Grazie
L’acqua è un bene primario della nazione e di prima necessità per il nostro popolo,
e in tal senso lo consideriamo di interesse strategico dello Stato.
Per questo motivo – e diversamente da altri settori - riteniamo sia doveroso considerare l’acqua,
la sua gestione, la sua distribuzione e la vendita al consumatore un “bene pubblico” meritevole
della massima tutela da parte dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali.
Gli interessi dei privati in questo settore non possono prevalere rispetto all’interesse generale.
Le politiche di privatizzazione delle acque vanno completamente riviste anche al fine di ritornare
a tariffe di vendita che non penalizzino il consumatore e contemporaneamente tutelino questo
bene pubblico.
Le aziende pubbliche che gestiscono e distribuiscono l’acqua devono rimanere o devono nuovamente
essere riconvertite in un capitale di azienda totalmente pubblico, senza alcuna infiltrazione
di privati. Tutti i cittadini-consumatori saranno a loro volta soci dell’azienda. Il “maggiore azionista”
rimarranno gli enti locali preposti, che dovranno gestire l’azienda nell’interesse comune.
Si
Riteniamo che - anche creando un rapporto virtuoso tra sanità pubblica e sanità
privata, coinvolgendo Stato e Regioni – vada potenziato innanzitutto il Sistema pubblico
della sanità: intervenendo per rimuovere tutte le incrostazioni burocratiche, controllando
fortemente le spese inutili e rimuovendo i deficit di sistema, ma sempre tenendo al centro il
cittadino-paziente, garantendo in particolare ai non abbienti la possibilità di scegliere dove
e come farsi curare, garantendo anche a chi non è nelle condizioni economiche per farlo privatamente
di essere curato e assistito secondo criteri qualitativi e di eccellenza.
Riteniamo sia necessaria una vera e propria “rivoluzione” nel campo della sanità che non può poggiare
esclusivamente su criteri di privatizzazione, ma in base al principio di sussidiarietà, deve
poter contare sul coinvolgimento della cittadinanza organizzata in forma associativa per aiutare,
sostenere, tutelare i pazienti: in altre parole tutte quelle attività extra-ospedaliere a beneficio dei
pazienti, spesso ignorate dal sistema Pubblico ma apprezzate dai cittadini e necessarie alla qualità
della vita dei pazienti.
Le Associazioni meritevoli devono essere individuate, ed a loro deve essere affidato, attraverso la
stipula di convenzioni, un pezzo di sanità e di sostegno al sociale; non parliamo dei soliti contributi
a pioggia ai “furbetti delle cooperative” od agli amici degli amici: parliamo di meritocrazia.
Chi lavora bene, nell'interesse dei pazienti, e fa risparmiare denaro allo Stato, va
individuato, coinvolto nei processi decisionali e premiato.
E questo vale nel campo della salute, come dell’assistenza ai bisognosi e agli anziani, nel recupero
degli emarginati e dei tossicodipendenti: il “terzo settore”, il volontariato sociale, la società civile
organizzata per la tutela di chi ha meno sono anch’essi pilastri che la Destra considera fondamentali
per l’edificazione di un nuovo Stato Sociale.
Per ciò che concerne la nomina dei manager del settore sanitario riteniamo che essa debba essere
basata esclusivamente su criteri di capacità e merito e non in base all’odioso principio delle
nomine partitiche.
Prevenzione...prevenzione...prevenzione
Ridare fiducia al corpo docente nelle scuole di ogni ordine e grado, premiando chi più
si impegna e merita, al fine di gratificare maggiormente chi occupa un ruolo così delicato come
l’insegnamento e migliorare gli standard scolastici.
Se uno slogan fortunato del passato prevedeva le 3 “i” di inglese, internet e impresa come elementi
centrali di un ragionamento modernizzatore per la scuola italiana, noi crediamo che vada oggi
invece posto l’accento su una quarta “i”, quella di “Identità” che deve tornare orgogliosamente nei
programmi scolastici e che non può più venir annientata dalla cultura post-sessantottina che vuole
educare i nostri figli come individui sradicati, cosmopoliti e privi della conoscenza della propria
storia e della propria memoria (autentiche basi su cui costruire con successo il proprio futuro)
senza capacità critica, in una scuola massificata che continua a rifiutare il merito come primo ed
essenziale elemento di selezione e avanzamento negli studi.
Identità: a maggior ragione ribadiamo questo nostro pensiero nel momento in cui sempre più
sono compagni di classe degli studenti italiani migliaia di immigrati e i loro figli.
Si
Tutti i rimborsi/debiti che lo Stato (amministrazioni centrali e locali) ha nei confronti
sia delle persone fisiche che delle persone giuridiche devono essere liquidati
entro e non oltre sei mesi, eventualmente anche con titoli dello Stato. Il provvedimento interessa
ad esempio tutti i rimborsi IVA - IRPEF- IRPEG e tutte quelle aziende che lavorano per lo
Stato, dagli ospedali alle manutenzioni delle strade.
speriamo
Parere consultivo – e non più vincolante - delle Sovraintendenze e degli Enti locali
per tutte quelle opere di grande interesse pubblico e sociale.
Costruire tutte le opere pubbliche necessarie a mantenere l’Italia ai livelli europei, dall’Alta Velocità,
ai porti, alle reti stradali e autostradali. Se non si fanno tutte le infrastrutture necessarie l’Italia
sarà presto fuori dai mercati europei e internazionali.
Con particolare riferimento al Mezzogiorno d’Italia: è nostra convinzione che con un Sud rinnovato,
con autonoma capacità di sviluppo, capace di trovare finalmente una propria vocazione di
crescita tutta l’Italia ne trarrà benefici immensi. Questione settentrionale e questione meridionale
si risolvono insieme, nella capacità di dare risposte ai problemi concreti: un’Italia a due velocità
nel mondo dell’economia globalizzata non va da nessuna parte, è solo un treno che deraglia. Per
questo crediamo che il Sud necessiti di particolare attenzione nella realizzazione di tutte quelle
opere pubbliche che possano essere utili alla sua rinascita. Dalla rete idrica per l’agricoltura fino
alla realizzazione di infrastrutture turistiche, dalla attenzione al rispetto del territorio fino alla
riconversione dei vecchi e ormai dismessi mega-poli industriali.
Speriamo
Di fronte allo scempio dei rifiuti in Campania di cui riteniamo responsabili i governi locali di centro-sinistra è dovere dello Stato adottare provvedimenti normativi per la riduzione a monte dei rifiuti, favorire il riciclo e il riutilizzo delle materie attraverso la diffusione su tutto il territorio nazionale della raccolta differenziata e, realizzando un ciclo industriale realmente integrato, procedere alla realizzazione di termovalorizzatori. Nello specifico della situazione campana ci impegneremo per la restituzione ai cittadini della Tarsu ad oggi pagata per un servizio non reso. La gestione delle Aree protette per noi deve situarsi nell’ottica di uno sviluppo eco-sostenibile ed eco-compatibile; l’attività venatoria va sostenuta nel suo valore associativo, culturale e tradizionale e a questo fine riteniamo necessaria la revisione della Legge 157/92, in un percorso di armonizzazione con le normative europee e di recepimento delle direttive 79/409/CEE (uccelli) e 92/43/CEE (habitat) nel rispetto concreto di natura e tradizione.
Il minimo restituire la tarsu
Al primo posto mettiamo l’istituzione della Repubblica Presidenziale, solo un Presidente eletto dal
popolo può garantire contemporaneamente la stabilità e la governabilità delle Istituzioni e la maggior
partecipazione democratica del popolo alle scelte div Governo.
Si
Nella lotta contro gli sprechi di palazzo la Destra si propone di abolire radicalmente tutti gli
enti inutili ad oggi ancora esistenti. Inoltre vogliamo ridurre per legge tutte le assemblee
elettive fino alla metà del numero attuale dei loro componenti.
Si
Nel rapporto tra eletti ed elettori crediamo sia doveroso reintrodurre la preferenza anche per
l’elezione dei membri del Parlamento italiano così come già avviene per gli eletti al Parlamento
europeo e nei vari Consigli regionali.
SI
L’enorme burocrazia e l’inefficienza di ampi settori del servizio pubblico che opprimono quotidianamente
gli italiani non sono responsabilità dei dipendenti della Pubblica amministrazione, ma
“mali del sistema” che vanno curati con determinazione attraverso la riduzione
delle innumerevoli leggi che appesantiscono il rapporto tra cittadino e P.A. e contemporaneamente
introducendo reali criteri di meritocrazia in ogni ordine e grado del pubblico impiego
oltreché ad attente politiche di riduzione reale degli sprechi.
Amen
Con cosa nn sono d'accordo:
scongiurando il rischio concreto di una perdita dei valori profondi della nostra civiltà – che
è romana e cristiana, e affonda le sue radici nel Diritto naturale – in nome di quel relativismo
laicista, ultimo ariete del degrado nichilista;
Non è un problema della politica il credo religioso
Tutela della famiglia tradizionale: consapevoli della necessità di regolamentare i rapporti di
Diritto privato che scaturiscono dalle diverse forme di unione di fatto, vogliamo ribadire la nostra
ferma opposizione a formule tipo DICO e PACS, che investono il Diritto pubblico oltre alle finanze
dello Stato.
Si ai DICO e PACS
Togliere la prostituzione dalle strade: abolire la Legge Merlin e al contempo contrastare
pesantemente lo sfruttamento della prostituzione da parte della criminalità.
Riaprire le case chiuse
Albo delle moschee e registro pubblico degli Imam. Edificazione di luoghi di culto estranei
alle ipotesi concordatarie subordinata all’approvazione del Ministero dell’Interno oltreché
all’autorizzazione del Sindaco e introduzione per legge dell’obbligo di pronunciare i sermoni in
lingua italiana allo scopo di scongiurare il fomento dell’integralismo religioso. Divieto di indossare
il velo islamico nelle scuole e comunque alle minorenni.
nn si può imporre ciò, oppure nessuno deve andare in giro con la catenina della croce e le suore nn devono mettere il velo.
Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà all’insegnamento del Corano o di qualsivoglia
altra Religione diversa da quella Cattolica nelle scuole statali e crediamo sia invece
doveroso introdurre l’obbligo di studiare la cultura e la civiltà giuridica del nostro Paese proprio al fine di non creare sacche di emarginazione tra gli studenti di culture e religioni diverse.
Proponiamo l’abolizione dei test di ingresso all’Università: i criteri di selezione dei “capaci e meritevoli” devono avvenire principalmente attraverso la valutazione del curriculum studiorum
No alla religione a scuola, no al dvieto di imparare altro oltre alla religione cattolica, no all'abolizione dei test d'ingresso all'università.
Ho votato :
Si lo so il voto è segreto, ma io nn mi vergogno di ciò che scelgo.
Alice
3 commenti:
E guarda questo, allora:
http://www.youtube.com/watch?v=Z8urMNV3isc
Ciao, Fabio.
Cioè hai votato Dio, Patria e Famiglia?
brrrrrr
http://www.youtube.com/watch?v=31xXPDTDKAM&feature=related
ottimo voto.
paolo
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