[Due avatar passeggiano sotto i portici di via Po, uno dei due, in evidente difficoltà dialettica, mostra segni di affaticamento mentale e fisico]
Fenton: allora proprio non mi vuoi dire nulla sulla tua RL?
Paola: ..............................................................................
Fenton: bbé, ma almeno sulla virtual-vita ... non ti si vede mai, raccontami qualcosa, un po' di gossip ...
Paola: ..............................................................................
Fenton: mi è venuta fame, entriamo in questo bar. Almeno con le foto davanti riuscirò ad inventarmi qualche argomento.
[I due entrano in un vecchio bar, si siedono al tavolino, cominciano a guardare foto ... e come per incanto Paola si scioglie, addenta un tramezzino al salmone e comicia a raccontare.]
Fenton: Guardando i tuoi scatti si nota una una evoluzione rapidissima, dai primi scatti alle feste poi gli autoritratti, fino alla ricerca artistica, quale percorso sperimentale hai seguito? Cosa ti ha spinta?
Paola: Considero Second Life un piccolo ecosistema, una catena alimentare per i pochi produttori di idee interessanti, una percentuale di consumatori primari essenzialmente erbivori che pascolano liberamente e passivamente, una piu alta percentuale di consumatori secondari chiaramente carnivori che come nella vita sbranano tutto cio' che viene loro a tiro quindi anche la parte privata di ognuno di noi e poi buon ultimi i decompositori che raccattano cio' che rimane e chiudono la catena.
Quando sono entrata per puro caso in SL le intenzioni erano puramente professionali legate al mio lavoro nel campo delle telecomunicazioni:
L'abbandono della piattaforma da parte della mia azienda ritenendola non idonea allo scopo prefissato non e' coinciso con l'abbandono anche della sottoscritta perche mi incurosiva il fatto che potesse essere un social network: presto ho capito che socializzare e' un optional a meno che racconti i fatti tuoi personali a chiunque incontri.
Io ho mai usato il voice tranne nella realizzazione di un machinima il che mi ha fatto presto scoprire a giudizio degli altri che ero un uomo :-) il che non mi sta poi cosi stretto perche nella mia struttura fisica di femmina prevale il gene maschile con le tipiche connotazioni della razionalita' la poca voglia di spettegolare l'idiosincrasia di fare sorrisini idioti.
Aspetta ti passo un caffe' perche sarai in stato comatoso:-)
Fenton: Uhhh ... ahh, si grazie ... buono!
[Campo ampio sui tavolini di Mulassano con due avatar ed un mare di foto coperte da tazze e briciole]
Ma torniamo a noi: quali sono i tuoi strumenti preferiti e quali tecniche usi per ottenere queste immagini?
Paola: Tutto questo prologo per dirti che viste le situazioni fallimentari delle precedenti esperienze nel metaverso mi e' rimasto solo il piacere di fare fotografie da profana senza alcun collegamento con la vita reale anche se mi piace fermare immagini in qualsiasi posto vada nella vita di tutti i giorni, solitamente le donne hanno nella borsetta mille ammenicoli, io ho una digitale :-)
Contrariamente ai grandi fotografi dei mondi virtuali io sono completamente digiuna di fotoritocco uso programmi free scovati nel web anche poco conosciuti ma che mi permettono di fare cio' che mi passa nella testa e dare l'effetto giusto.
Le mie prime fotografie erano a colori e ritraevano altre persone incontrate nel periodo della socializzazione perche erano per gli altri non per me senza alcuna introspezione ne tentativo di ricerca ma solo per il gusto di fermare una conoscenza, una serata.
L'incontro con i cannibali del metaverso mi ha fatto scemare ogni interesse.
Solo l'esperienza solitaria mi ha concesso di fermarmi a ragionare ogni scatto che ho fatto, un percorso fatto utilizzando la mia vita privata e le esperienze vissute in prima persona, la scomparsa dei colori, la presenza immancabile del bianco e nero come unico mezzo per cercare di catturare l'emozione, il dolore a volte qualche gioia.
Fenton: La tua è grafica o fotografia? Erotismo od esotismo? Introspezione o espressività? Come vedi le tue foto? Non sei sempre sola, specie nelle ultime pose ...
Paola: La presenza sporadica degli uomini, la predominanza della donna come unico elemento della mia vita personale, la scelta di immagini erotiche testimoni di qualcosa e qualcuno solo ultimamente ritrovato senza alcun piacere recondito di provocare chi le guarda.
Non c'e tecnica non c'e professionalità, nessuna ricerca della perfezione stilistica solo un alternativa all'espressione scritta che esercito da anni ma che richiede piu fatica e non ha il dono dell'immediatezza e della espressività di un immagine pensata e catturata.
Uno si chiede: ma queste cose sono tutte in una immagine scattata a dei pixel? per me SI!
Lasciami con un pensiero! Qualcosa sulla mostra che inaugurerà Venerdì 25 Febbraio !
Paola:
Una corsa contro il tempo, a volte dolorosa, nella memoria del passato
Un cammino solitario per ricordare o forse dimenticare
Per tutti voi,un allegro viaggio con la vostra immaginazione
Naturalmente la Corsa non e' finita!
Tratto da : " una chiacchierata tra Paola e Fenton"
Vi aspettiamo Venerdì 25 Febbraio 2011
ore 1.30 pm (22.30) nei cieli di
WDT Planet 511 metri
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