Questa è la riforma della pensioni, ma la riforma del mercato del lavoro completerà questo primo pezzo, che viene prima per vincoli finanziari, e siccome non possiamo pensare che tutti nella vita possano essere fortunati da avere un adeguato livello di contributi, noi diremo che gli ammortizzatori sociali sono parte integrante di questo pacchetto.
Un metodo uniforme di calcolo della pensione, per tutti, secondo la stessa formula e non con privilegi per alcuni e svantaggi per altri...
Gli euro versati da giovani contano di più perchè capitalizzano di più
Se si va in pensione prima la pensione è un po' più bassa, ci sarà quindi un'età minima e una fascia di flessibilità; l'età minima non può essere troppo bassa per vincoli europei (62 per le donne e 66 per gli uomini, me entro il 2018 l'età minima sarà 66 per uomini e donne).
Alcuni regimi privilegiati in termini di trattamento e aliquote (commercianti, artigiani, coltivatori...) convergeranno verso i regimi applicati ai lavoratori dipendenti. I giovani con partita IVA hanno aliquota già abbastanza convergente e quindi avranno un po' di tutela ora assente per quanto riguarda i congedi di maternità/paternità e malattia.
Le pensioni più ricche daranno un contributo un solidarietà.
Le pensioni di anzianità saranno come è già ora 41 anni e 1 mese per le donne, e 42 anni a 1 mese per gli uomini; questo limite c'è già ora! Me se l'anzianità si acquisisce sotto l'età minima si può andare ugualmente in pensione pagando una piccola penale.
L'indicizzazione delle pensioni nel 2012 varrà al 100 % fino a 960 euro, sarà bloccata per la quota di pensione oltre i 960. Ciò non significa che chi prende 1200 euro non avrà aumenti nel 2012, ma che li avrà per la quota sino a 960, secondo l'indice ISTAT che ora è sul 2.5 %.
Nessun dei nostri politici avrebbe potuto fare di meglio, salvo mantenere privilegi a chi li ha già e tagliare agli altri...
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