
Eluana alle 20,10 è finalmente libera.
Eluana è morta e non dovrà subire l'oltraggioso insulto di questo mondo politico schiavo del vaticano e della vergogna.
Come è possibile che la parola del signore sia, fateli vivere attaccati alle macchine come vegetali?
Come può essere che quello che dovrebbe essere , secondo la cristianità, il nostro premio, la morte, venga vista come una condanna...per una donna che purtoppo altro non era che un essere umano senza più vita.
Non lo capisco, ma oggi, dopo aver visto quello che si può fare a una famiglia...dopo aver visto come si può condannare l'amore di un padre, il volere di una donna morta da 17 anni tenuta in vita da macchinari...oggi io voglio scrivere il MIO TESTAMENTO BIOLOGICO..... non so come si fa....ma ci provo...e spero che un blog, finchè non ci sarà una legge...abbia un valore...se servirà.
Io Alice Alberta Cittone, nata a Torino il 16 Gennaio 1978, nel pieno delle mie facoltà ed in buona salute chiedo che:
qualora il mio corpo non possa più essere portato in vita, la mia famiglia, ossia mia madre, mia sorella e mio fratello potranno scegliere di donare i miei organi o di non farlo.
Qualora il mio cervello smettesse di funzionare, il mio corpo fosse costretto a macchinari, sondini e macchine d'idratazione per continuare a vivere come vegetale; qualora , anche fosse mai possibile un mio risveglio dallo stato vegetale, fossi costretta a una vita immobile ed attaccata a macchinari per nutrirmi o per vivere o per respirare o per defecare o per tutto il resto:
la mia famiglia sarà libera di scegliere di interrompere le terapie e lasciarmi andare in pace.
Io qui ora affermo che non voglio terapie per vivere attaccata a delle macchine, pretendo si faccia il possibile per farmi tornare a vivere, ma altrettanto che mi si lasci morire se il destino è un coma eterno o uno stato vegetativo permanente.
Non voglio che nessuno mi faccia vivere il calvario di Eluana, non voglio che nessuno imponga alla mia famiglia di venire al mio capezzale a vedermi morta e mantenuta in vita da macchine.
Vi prego, qualora fosse ovvio, nn certo okei, non c'è certezza, ma ovvio che da quello stato non si uscirò se non in una situazione di vita a mio parere invivibile, obbligata a dipendere da macchine, da persone...obbligata a non vivere se non la vita raccontata da altri....lasciatemi morire.
"Se non posso vivere come vivo oggi, lasciatemi morire"
Grazie
Alice Cittone
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