Oggi ho incontrato un altro creativo di Second Life, Montex Heron.
La curiosità mi ha portata da lui perchè, tra le numerose creazioni
che ha realizzato, c’è un progetto interessante, didattico e
importante che sta realizzando: La Casa Domotica in SL.
Montex Heron aka Antonio Montemurro. Dicci qualcosa di te, chi è
Antonio e come mai è entrato in Second Life?
Sono semplicemente un ragazzo appassionato di grafica, fotografia e
tutto quello che è creatività.
Il problema a volte è la troppa voglia, la troppa “creatività”, che
mi porta a pensare a troppi progetti contemporaneamente, e quindi
mi viene subito il desiderio di concentrarmi su qualcosa di nuovo!
Il mio fine, in quello che faccio, sogno, realizzo o semplicemente
immagino, è quello di creare qualche cosa che faccia star bane, che
emozioni, e che rappresenti il mio modo di vedere e vivere il mondo
e le cose; mi son quindi detto: “perchè non esprimere anche su ciò
che indossiamo il mio modo di vedere le cose?”
Io nasco come informatico e grafica l’ho sempre e solo fatta per
passione,come hobby, ma l’interesse per creare, disegnare degli
abiti che parlassero di come vivo e le idee per degli abiti
“migliori” e più ecologici mi hanno stimolato a crearmi gli
strumenti per farlo.
Stavo da poco approcciandomi alla grafica 3D, che per realizzare
modelli di abiti è perfetta, ti permette di fare modifiche al
progetto senza dover ogni volta ridisegnare tutto se cambi punto di
vista o idea.
Mentre sperimentavo e accrescevo le mie capacità grafiche venni a
conoscenza di Second Life e la mia prima esclamazione fu “eureka!!
è perfetto!!!” .
Con Second Life ho un Avatar che può farmi da modello , ho grafica
3D e texture per vedere realizzato (virtualmente) quello che
immagino , e posso nell’immediato notare difetti, problemi,
mancanze e apportare eventuali aggiunte per rendere il prodotto
simile al mio modo di vedere le cose.
Iniziai subito la mia esplorazione del metaverso (da bravo lettore
e appassionato di letteratura Cyberpunk) e ne studiai i meccanismi,
il funzionamento per portare avanti il progetto, ma una volta
dentro scoprii che su Second Life non puoi fare solo abiti, ma
tutto quello che ti passa per la mente, o quasi almeno.
Insomma, era molto, molto di più di quello che i media lo
il resto lo leggete su Hub Creativo BUilder Diary
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