
Temi trattati:
1- Second life: un'opportunità di cambiamento o una ripetizione degli schemi sociali?
2- Le tipologie individuate: TRADIZIONALISTA, ALTERNATIVO, STRAVAGANTE
3- LA MANCANZA DEL LIMITE IN SL. L'immortalità e La non responsabilità
4- SL e IL GIOCO TRA UOMINI E DONNE
5- BURATTINI E BURATTINAI: Interazione tra corpi reali e virtuali
6- SL LA FORZA DELL'IMMAGINAZIONE
7- AUTOHEALING
TITOLO:
Le relazioni personali nell'era del Corpo Virtuale.
Il 19 Gennaio alle ore 22.30
presso il Faro di Salimar in Second Life si è svolta la conferenza di
Julius Raghilda, sociologo e studioso dei processi di interrelazione personali e di gruppo.
Titolo dell’incontro: Le relazioni personali nell'era del Corpo Virtuale.
Più che una conferenza è stata una conversazione a più voci, dove i partecipanti hanno potuto riflettere su questo fenomeno Second Life in un sereno clima di confronto delle proprie esperienze.
Si è parlato delle varie tipologie comportamentali in SL, dai tradizionalisti (che conservano i loro schemi e valori anche nel virtuale) agli innovativi (che considerano SL un’opportunità di cambiamento, cioè di fare finalmente quello che non possono fare nella vita reale.
E’ stato rilevato come in SL non esista limite alcuno (si può far di tutto … ma proprio di tutto!) e, se in ciò probabilmente consiste l’attrattiva di questo mondo, d’altra parte questo comporta un’assenza di responsabilità delle proprie azioni. Infatti, non essendoci nessuna conseguenza nel proprio comportamento (non c’è polizia, tribunali etc) le persone sono totalmente deresponsabilizzate nel loro agire virtuale.
Di è parlato del gioco tra uomini e donne rilevando come il sesso sia l’attrattiva maggiore in questo mondo costruito per flirtare, amoreggiare, copulare nelle maniere più insolite, dal BDMS all’amore romantico.
Un’interessante argomento è stato quello che ha affrontato il tema dell’interazione tra l’avatar e il suo proprietario carnale. Burattini e burattinai. Il relatore ha illustrato come i due soggetti siano legati da un sottile legame empatico che determina reazioni a doppio senso: non sempre è il burattinaio a governare il proprio burattino (avatar) ma molto spesso quest’ultimo condiziona i comportamenti del suo ‘rappresentante nel mondo virtuale. Una volta creato l’avatar questo molto spesso ci ‘prende la mano’ intrappolandoci in situazioni magari non previste e neanche volutamente determinate.
Un fenomeno ben conosciuto tra i cittadini di SL è quello della forza del’immaginazione. Tutti sappiamo che è un gioco ma sappiamo anche che forse è anche qualcosa di più. Questo valore aggiunto è dato dall’immaginazione, cioè l’immagine in azione. Recenti studi di illustri neuroscienziati (Gallese, Rizzolatti, 2000) hanno rilevato come veder fare un’azione e farla realmente, attivi gli stessi percorsi neuronali, cioè vedere fare e fare hanno molto in comune. Su questi presupposti si basano tutti i fenomeni di rappresentazione della realtà. In questa maniera è possibile commuoversi vedendo un film, come, a volte, innamorarsi di un avatar…. Non c’è dunque da stupirsi se nell’era della globalizzazione un fenomeno come SL si sia sviluppato in maniera esponenziale.
Il corpo digitale dell’avatar ci permette di entrare in contatto con mondo magico dove la rappresentazione della realtà non è subita, come nel cinema o la televisione, ma interagita nelle forme più complesse, dal video, all’audio, alla scrittura e tutto in splendidi panorami che esaltano l’esperienza interattiva dell’esserci.
Ma prima di ora vi era questa possibilità che, non si comprende ancora bene come si svilupperà….
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